Un'idea per la vostra colazione o per merenda?
La treccia svizzera, semplice da preparare e da accompagnare al dolce di certo, ma anche al salato!!
Si tratta di una pagnotta a forma di treccia, appunto, tipicamente svizzero, chiamato Zopf, risalente già al XV secolo.
- 1/2 kg di farina (in commercio, per lo meno in Svizzera, c’è proprio la “farina per la treccia”, ma io ho provato a farla con la farina bianca tipo 00 ed esce bene ugualmente)
- 100 gr di burro (lasciato a temperatura ambiente perchè sia morbido)
- 1 uovo
- 250 ml di latte
- un cubetto di lievito di birra (25 g)
- 1 cucchiaino di sale
- 1 cucchiaino di zucchero.
Procedimento
Sciogliere il lievito nel latte tiepido e aggiungere il cucchiaino di zucchero; setacciare la farina in una ciotola, aprendola nel mezzo, quindi aggiungere al centro l’uovo leggermente sbattuto, il burro morbido e il sale.
Lavorare il composto fino ad ottenere un impasto morbido, poi ricoprire la ciotola con un telo da cucina e lasciare riposare per un'ora in un luogo tiepido.
Quando sarà raddoppiata di volume - passato il tempo di lievitazione - dividere la pasta in due parti uguali e formare due lunghi rotoli (una sessantina di centimetri).
Per fare la treccia, avvitare i due rotoli come fossero una corda, piegando poi la pasta così arrotolata a metà e unendo le estremità.
Se volete cimentarvi con il procedimento originale di “avvitamento”, eccolo: prendere l'estremità destra del rotolo orizzontale e farla passare sopra il rotolo verticale verso sinistra; prendere poi l'estremità sinistra e farla passare sopra l'altro rotolo verso destra.
Prendere le due estremità del rotolo verticale e fare lo stesso, portando le estremità dall'alto verso il basso e quelle in basso verso l'alto. Continuare alternando fino all'esaurimento della pasta.
Mettere la treccia su una teglia imburrata o su carta da forno e lasciarla lievitare ancora per circa 30 minuti, quindi spennellarla con un tuorlo d’uovo mescolato ad un goccio di latte e infornarla in forno già caldo a 220° per circa 35 minuti.
Affettatela quando si è raffreddata.
(mio articolo già scritto qui)
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