venerdì 10 ottobre 2014

PSICOLOGIA. I RICORDI DEI PRIMI ANNI DI VITA: PERDUTI PER SEMPRE?

Sicuramente a molti di noi è capitato di desiderare spesse volte di poter avere un maggiore controllo sulla nostra mente ed, in particolare, sulla nostra memoria, e di poter controllare la nostra capacità di ricordare.
Una fase della vita della quale normalmente si hanno pochi e labili ricordi è di certo quella prima dei 4 anni di vita.
Come mai? Perchè questi ricordi relativi ai primi anni di vita sembrano così inafferrabili?

E' una domanda che si son fatti - e si fanno - anche gli studiosi, i quali partono dal presupposto che i bambini piccoli, non avendo padronanza linguistica, conservano i ricordi in un "formato" non verbale; ne consegue che codesti ricordi non siano facilmente recuperabili e, più che altro, siano difficili da verbalizzare, in quanto "congelati".
Essi richiederebbero quindi di essere resi "visibili" attraverso gesti, movimenti, ma anche parole, ovviamente paroline semplici, di cui il piccolo sognatore sia già padrone.
Ma questo permetterebbe ad essi di riaffiorare?

La psicologia propone a questo scopo alcuni strumenti: esclusa la possibilità di far domande ai bambini stessi per cercare risposte in merito, si ricorre alle fotografie.
Diversi studi hanno rilevato che effettivamente i bambini riuscivano a riconoscere determinati oggetti come familiari (oggetti, chiaramente, che avevano fatto parte della primissima infanzia) - quindi il ricordo di per sè c'era!! - anche se restavano i limiti verbali, relativi, cioè, alla loro "narrazione".
Non solo, ma alla verbalizzazione si affianca un altro "limite": i bambini hanno un modo diverso di immagazzinare i ricordi, hanno accesso ad un minor numero di informazioni, conservano di meno i ricordi rispetto all'adulto e hanno difficoltà a collegare gli episodi tra loro, in quanto ricordano i fatti singolarmente.
.

Conclusione?
Le nostre capacità mnestiche sono strettamente collegate alle capacità linguistiche e al bagaglio di parole possedute, il che significa che saper esprimere a parole chiare un certo ricordo o una determinata informazione, ci aiuta anche a "catalogarla", a metterla nella casella giusta e questo, negli anni, risulta fondamentale per poterla "ripescare" più facilmente qualora fosse necessario.

Articoli correlati:

Nessun commento:

Posta un commento